13 Feb L’avanzata dello streaming nel mercato italiano
Il panorama della televisione sta cambiando: la TV tradizionale resta leader per ricavi, ma avanzano sempre di più i giganti dello streaming.
L’ultimo report dell’Area Studi di Mediobanca, su Media e Entertainment a livello internazionale nei primi nove mesi del 2022, ha evidenziato che i ricavi sono cresciuti del 8,2%, con un incremento di quelli da streaming del 14,8%, che raggiungono il 17% circa del complessivo giro di affari. Walt Disney con i suoi tre servizi è il primo player per numero di abbonati, raggiungendo 236 milioni di abbonati (pari al 25,6% del mercato degli abbonati on demand). Netflix è la prima piattaforma singola con 230 milioni di abbonati e il 24,3% del mercato; segue Amazon Prime Video con il 22,8%.
In Italia RAI, Sky e Mediaset si dividono oltre l’80% del giro d’affari complessivo: nel 2021 RAI è in prima posizione per fatturato, 2,7 miliardi di euro, + 6,7 % rispetto al 2020; segue Sky con 2,5 miliardi di euro, -10,4 % rispetto al 2020; infine Mediaset con 2 miliardi, + 11,7% rispetto al 2020.
Va sottolineato che la RAI ha il canone più basso rispetto alle televisioni pubbliche dei maggiori paesi europei, inferiore anche alla media europea (0,25 euro al giorno per abbonato contro gli 0,32 euro medi).
Mediobanca stima che, nonostante gli esiti incoraggianti emersi nel 2021, per l’intero 2022 si prospetti un calo dei ricavi del 4% per i principali operatori attivi in Italia. I motivi sono:
- contrazione della pay tv tradizionale
- rallentamento della raccolta pubblicitaria
- controtendenza dello streaming
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